Che Apple stesse rallentando vistosamente in Cina, era cosa nota da settimane. Counterpoint Research, società di analisi indipendente, ci dice invece che più che di rallentamento è il caso di parlare di frenata. Le vendite di iPhone oltre la Grande Muraglia hanno infatti registrato un calo del 19% nel trimestre di marzo, segnando il peggior risultato dallo scoppio della pandemia di Covid nel 2020. Il risultato appare particolarmente grave se si pensa che il mercato cinese è complessivamente cresciuto dell'1,5% e che Huawei ha invece visto una crescita del 70%, riaffermando la sua presenza nel segmento premium che un tempo dominio incontrastato di Apple. In virtù di queste performance Apple è quindi scivolata al terzo posto, affiancata proprio da Huawei e con brand locali come Honor e Xiaomi a tirare la volata. E sì che il primo trimestre è il periodo in cui si celebra il Capodanno Lunare, tradizionalmente un momento di forte consumo in Cina.

LA RICERCA

I dati di Counterpoint, che offrono una visione completa del primo trimestre, evidenziano nelle prime sei settimane del 2024 un calo delle vendite di iPhone del 24%. Il fatto che oggi si parli di una riduzione del 19% è probabilmente ascrivibile agli inusuali stimoli alle vendite da parte di Apple, che in Cina si sono tradotti in sconti fino a 180 dollari sul prezzo di listino. Queste promozioni sono state supportate anche dai partner al dettaglio. "Il ritorno di Huawei ha influenzato notevolmente Apple nel segmento di alta gamma", ha commentato Ivan Lam, analista senior di Counterpoint Research. "Inoltre, la domanda di sostituzione per i prodotti Apple è stata più moderata rispetto agli anni passati".

LA PROVA DEL NOVE DI APPLE

Nonostante la Cina rimanga uno dei maggiori mercati di Apple, operare in quel contesto sta diventando più complesso dopo che Pechino ha rafforzato il bando sui dispositivi stranieri presso enti governativi e aziende statali. E con un calo del 14% nel valore delle sue azioni dall'inizio dell'anno, Apple sta sottoperformando rispetto al mercato generale. Tuttavia, la sua valutazione si attesta ancora a 2,56 trilioni di dollari, posizionandola al secondo posto dopo Microsoft. Per Tim Cook le prossime settimane saranno dunque di vitale importanza. Il verdetto di Counterpoint Research arriva dopo che IDC ha segnalato un calo quasi del 10% nelle spedizioni globali di iPhone nei primi tre mesi del 2024. Col risultato che gli investitori stanno ora osservando attentamente come Apple intenda difendere le proprie quote di mercato nei mesi a venire, in attesa del consueto lancio autunnale dei nuovi modelli.

LA CORSA VERSO L'AI

Tim Cook dovrà poi contrapporsi alla percezione di aver perso terreno nella corsa verso l'intelligenza artificiale e dissipare i dubbi sulla capacità di Apple di crescere. La presentazione dei risultati finanziari, prevista per il 2 maggio, si prospetta quanto mai irta di difficoltà.

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