Bagno di sangue per i venditori allo scoperto di Tesla che hanno perso quasi 5,5 miliardi di dollari in quattro sedute, da quando il produttore di auto elettriche ha promesso modelli a prezzi più bassi. Secondo i dati riportati da S3 Partner e citati da Reuters, il titolo Tesla (TSL) ha registrato un’impennata di quasi il 40% dall’annuncio del 24 aprile, compreso un balzo di quasi il 16% lunedì, quando la casa automobilistica ha superato alcuni ostacoli normativi fondamentali che da tempo impedivano il lancio del suo software di guida autonoma in Cina. L’’impennata di inizio settimana è costata agli shortisti 2,93 miliardi di dollari, con perdite complessive nel mese di aprile di 2,11 miliardi di dollari, secondo la società di analisi.

I GUADAGNI DEGLI SHORTISTI NEL 2024

Tuttavia, gli shortisti di Tesla hanno registrato guadagni per 4,10 miliardi di dollari per l’anno in corso, grazie a un ribasso di quasi il 20% per il 2024. “Non si è trattato di uno short squeeze, in quanto abbiamo assistito a vendite allo scoperto in questo rally, con oltre 2 milioni di nuove azioni shortate nell’ultima settimana", ha spiegato Ihor Dusaniwsky, responsabile dell’analisi predittiva di S3. Tesla è il terzo titolo statunitense più shortato, dopo Nvidia e Microsoft, ha detto Dusaniwsky, notando che 18,53 miliardi di dollari (il 3,97% delle sue azioni disponibili al pubblico) sono in posizione short.

LA NUOVA STRATEGIA

A dare fiato al titolo sono state le promesse di Elon Musk di lanciare modelli più economici che hanno compensato le preoccupazioni per il rallentamento della crescita, i grandi licenziamenti, le uscite di dirigenti e la guerra dei prezzi con i competitor cinesi.

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